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domenica 13 febbraio 2011

Il Camp si è concluso

E' tutto finito! Che tirata, comunque è andata. Con le solite sorprese dell'ultimo minuto, le cose che non funzionano da rabberciare, ecc., ma alla fine tutto si è sistemato. SenapeTv è riuscita a riprendere la maggior parte dell'evento, chi non è potuto venire lo può rivedere sul loro sito.

Che dire? Le presentazioni erano centrate sugli interessi dei partecipanti, coprendo aspetti diversi, hanno fornito una bella panoramica. Un entusiasmo particolare ha riscosso Nereo, che sia per la sua esperienza sia per la sua vena narrativa ha galvanizzato i presenti. Alla fine il suo intervento, con le successive domande, è durato ben più del previsto.

Questi spunti hanno poi permesso, nei momenti di pausa, di approfondire le questioni e conoscersi meglio, scambiandosi i contatti per esigenze future, che era il fine che il Camp si prefiggeva. Chiara si è dimostrata come sempre disponibilissima ad aiutare chi vuole seguire le sue esperienze, sia per quanto riguarda la Fullbright Best, sia per la Singularity University. Speriamo che tutto questo sia utile a far crescere man mano il nostro ecosistema di persone.

I pitch di chi si era iscritto a parlare, come si era visto dall'elenco online, erano abbastanza pochi da permettere loro di presentare in modo più esteso. I progetti, tutti web-based, erano del tipo più diverso, con relatori arrivati fin da Asti, Rovereto, Roma e Napoli per presentare.

I partecipanti sono stati una sessantina, da questo punto di vista la richiesta di iscriversi in anticipo è stata utile per la pianificazione. Il quantitativo era quello giusto per dialogare meglio (cioè avremmo potuto risparmiare sul microfono). Per contro non erano numeri sufficienti ad alimentare il mercatino delle collaborazioni, ma qualcuno ad esempio è stato visto prendere contatti per lo sviluppo di un'applicazione iPhone.

Non ha invece funzionato l'invito agli studenti: dato che lo spazio era abbondante avevamo deciso di invitare anche gli studenti di ingegneria ed economia ad assistere, sperando di incoraggiare chi si sente la vena imprenditoriale. Avevamo preparato e distribuito dei manifestini, nelle biblioteche e nelle università, e mandato dei comunicati ai giornali e alle radio e tv locali, ma non sono stati pubblicati. Così di studenti ne sono arrivati ben pochi. Ci ha rimesso il bar, a cui avevo fatto sperare numeri maggiori ...

L'influenza ha steso più di un iscritto, tra cui Lady Innova, peccato! Gianluca Diegoli, invece, è riuscito a liberarsi e venire, con una spiritosa presentazione preparata ad hoc.

Insomma, è andata. Una bella fatica ma ne è valsa la pena, ed è stata un'esperienza utile per la prossima volta. Un solo dubbio mi rimane: ma chi era quel genietto coi capelli rossi e un piumino blu, che di sua iniziativa ha aiutato a sistemare un po' di cose (tipo convogliare il messaggio del microfono anche sul canale di SenapeTv)? La prossima startup voglio farla con lui!

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